5 Sulla nevrosi. Io sono Georg.
5 Sulla nevrosi. Io sono Georg.

5 Sulla nevrosi. Io sono Georg.

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Sulla nevrosi.
Io sono Georg.

Vi presento Georg: single di ritorno, mezzo lustro alle spalle, una figlia e un cane. Ed anche una graziosa casetta contornata da aiuole perennemente fiorite e curatissime.
Georg da sempre è oggetto di invidia da parte mia per questo suo sfacciato pollice verde che contrasta con la mia incapacità di rapporto con il mondo vegetale.
Noi della comunità abbiamo un gruppo facebook in comune, dove ciascuno può condividere lamentele o traguardi raggiunti. Io naturalmente non scrivo mai, ma mi concedo ogni giorno qualche
minuto di sbirciatina, giusto per essere informata su che aria tira.
Invasa dalle foto di ciclamini, rose, gerani, petunie mi sono lasciata tentare da un commento tipo “ oh Georg che meraviglia!!!!(segue emoij con cuoricino) Non è che mi daresti qualche consiglio?”.
Detto fatto mi scrive che si, è super contento di aiutarmi, quando voglio basta che lo chiamo.
Tutto questo capitava a maggio. Ora è settembre e la mia aiuola continua ad assomigliare a un campo da volley.

Lui è sempre lì, certo vengo, ma oggi non posso, oh ciao ma passerei domani, ma no non riesco, o forse prima mi devi spiegare  bene, e si certo ci vediamo.
Come la corda da saltare che usavo da bambina, su e giù in un loop perfetto.
Non lo biasimo troppo in questa sua nevrosi: anche io mi propongo troppo spesso senza dare peso al pensiero che no, in fondo quella cosa non la voglio fare e la rimastico fino a che da sola non esala l’ultimo respiro.
Mi sono però presa come appunto mentale di non provare mai a uscire con Georg nemmeno nei momenti di più buia disperazione: potrei trovarmi a mettere in un bicchiere la pastiglia per la dentiera e non essermi accorta del tempo passato ad aspettarlo.

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